Pittore muranese. (cit. 1462-m. 25 feb.1512). Poche le notizie relative a questo artista isolano. La data di nascita è sconosciuta, come i suoi primi approcci al mondo dell’arte. Il primo documento che lo riguarda è datato 1462 ed è relativo ad un suo lavoro eseguito come “dorador” nella Chiesa di San Zaccaria. Alcuni biografi ottocenteschi con eccessiva leggerezza asseriscono che Andrea fu il fondatore della “scuola muranese”, che vide i Vivarini quali esponenti più illustri. Altri, più a ragione, ce lo tramandano come seguace o garzone proprio di questi ultimi. Confratello della Scuola Grande di San Marco, Andrea realizzò una grande opera in due teleri che doveva ornare l’edificio attualmente adibito ad ospedale civile. Il lavoro venne eseguito in collaborazione con Bartolomeo Vivarini, di cui fu forse allievo, nel 1467 e doveva probabilmente rappresentare episodi della vita di Abramo. Successivamente, nel 1470, Andrea iniziò un Trittico sormontato da lunetta, da porre nella chiesa di San Pietro martire di Murano (attualmente l’opera è custodita presso le Gallerie dell’Accademia). Il lavoro, rappresentante La Madonna della Misericordia con i Santi Antonio, Rocco, Sebastiano e San Pietro martire, venne posto nella chiesa dopo la sua riapertura che avvenne nel 1509, a seguito di un incendio che la distrusse quasi completamente. Dopo la caduta della Repubblica veneta, il pezzo subì smembramenti, spostamenti e ricomposizioni, fino alla collocazione attuale. Sembra che Andrea avesse avuto bottega a Venezia, nei pressi di Santa Maria Formosa, gestita con il fratello Gerolamo, intagliatore su legno. Nel 1484 iniziò il suo capolavoro: la grande Pala di San Bastian per la Cappella del Battistero di Trebaseleghe che ultimò nel 1501. Nello stesso periodo, Andrea era andato ad abitare a Castelfranco con la famiglia. Un altro lavoro si trova a Mussolente in provincia di Bassano nel Santuario della Madonna dell’Acqua: rappresenta la Madonna in trono tra i  Santi Pietro, Paolo, Nicola e Giovanni Battista; Andrea fu autore anche di alcune opere per la chiesa di Santa Chiara di Murano e per San Nicolò di Treviso, dove dipinse una Madonna in trono tra i Santi Pietro e Paolo. Il suo stile è molto vicino a quelli di Mantegna, Donatello e di Andrea del Castagno, oltre che avere assonanze con i lavori del Giambellino. Due sole opere di Andrea da Murano sono firmate e datate: un Sant'Antonio della chiesa dei Minori Conventuali di Camposampiero (1486. OPVS/ANDREAE. DE. MVRANO) e la pala di Mussolente (OPVS. ANDREAE/DE. MVRANO 1502). Altre sono solo firmate, come il Trittico dell'Accademia e un'opera custodita a Murano presso il Museo Vetrario. Sono attribuite ad Andrea anche due tavole raffiguranti la Madonna con Bambino, appartenenti una alla collezione Vittorio Cini (firmata) ed una all'Art Museum della Princeton University. La figura della vergine in entrambe è molto simile, mentre differisce la posa del bambino: dormiente in una e giocoso nell'altra. Una "pala segata" che sembra essere opera di Andrea, raffigurante solo un bambino dormiente che stringe al petto due ciliegie, è custodita nel museo di Castelvecchio di Verona (1). Non si hanno notizie di lavori attribuibili ad Andrea da Murano in data successiva al 1507.

(1) Attribuzione di Alberta de Nicolò Salmazo contenuta in: "Un nuovo Andrea da Murano al Museo di Castelvecchio", da Arte Veneta, rivista di storia dell'arte, Venezia 1978, (ed. Alfieri) - Annata XXXI (=1977) - pp. 181-185. Molte delle notizie del presente capitolo sono tratte da questo interessantissimo intervento della de Nicolò Salmazo.


Pagina tratta dal Sito Isola Invisibile - La Murano della Memoria
Testo ed illustrazioni di Marco Toso Borella -
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